UN ESEMPIO DI COSA SI PUO' TROVARE SFOGLIANDO VECCHI DOCUMENTI Ora che tutti i bollettini sono inseriti, chiunque potrà fare le proprie ricerche. CORREVA L’ANNO ... 1943 - Il 27 maggio, alle 21.00 nascevo ... così mi hanno detto. Nascevo nel più bel paese del mondo ... Frinco in provincia di Asti, 1000 abitanti circa, tutti contadini. Era tempo di guerra e mio padre fu richiamato. Sul vecchio bollettino parrocchiale di quel tempo (Gennaio 1943) ho trovato: “Il Gruppo Uomini di Azione Cattolica salutò il Presidente Cantino Giuseppe* (mio padre) richiamato alle armi. Preghiamo per lui e auguriamo che torni presto”. Per fortuna tre mesi dopo nel numero di marzo si può leggere: “Dopo breve permanenza sotto le armi, sono ritornati alle proprie famiglie Bosso Dovino, Cantino Giuseppe, Lanfranco Fiorindo, Rampone Piero, Vercelli Giuseppe, Vercelli Pietro. Sono tutti delle Classi 907 e 908 e sono a casa parte in esonero, parte sedentari”. Questi vecchi bollettini parrocchiali, che negli ultimi tempi ho avuto la fortuna di sfogliare, sono una vera miniera di notizie ... di più, sono storia vissuta quasi giorno per giorno della vita del paese. Ad esempio nello stesso mese di maggio in cui sono nato il soldato Dusio Gino scriveva: “Il nostro pensiero scorre continuamente al Paese, alla Patria, alla famiglia, a tutti i conoscenti. Quanta nostalgia! Quando il sole sta per tramontare, quando nella calma che precede la sera s’accendono le prime luci nelle misere casette che sanno di povertà, ma che lasciano trapelare dalle loro umide mura, un’accogliente intimità che fa balenare agli occhi del soldato lontano, visioni di focolari domestici e volti di buone mamme, quanta nostalgia! Nel frattempo si svolge la cerimonia dell’ammaina bandiera. Gli occhi sono puntati su in alto, verso il drappo che riunisce i tre colori della fede, della speranza e dell’amore che rappresenta nel suo intimo tutta l’Italia in armi. I cuori provano intensa commozione perchè quel drappo di seta che lentamente scende, ricorda la nostra terra, la nostra casa, la nostra madre. Ed in quel momento dal cuore d’ogni soldato si eleva a Dio una preghiera”. E il Parroco di quel tempo - don Riccio - rispondeva dal bollettino: ”Caro Gino, plaudo ai tuoi sentimenti che sono i sentimenti di tutti i nostri soldati. Voi, pensate alle vostre mamme, alle famiglie al paese. Sapeste come vi ricordano le vostre mamme e tutti i vostri cari! Abbiamo sempre la mente a voi, il cuore accanto a voi, preghiamo per voi. Coraggio e avanti, Dio vi protegga, vi aiuti Don Bosco. Vi saluto tutti con grande affetto e vi auguro ogni bene”. E’ emozionante leggere cosa succedeva nei vari momenti della propria vita e pensare alle persone care, che quasi tutte ormai hanno raggiunto la “Casa del Padre” ... e ci aspettano. Ma ... ritorniamo a noi ... Erano tempi duri ... mi hanno poi detto. I contadini erano sempre più poveri, gli uomini erano in guerra, le donne un po’ piangevano e un po’ pregavano ed i bambini dimagrivano perchè mancava il giusto sostentamento. Nonostante tutto, il 27 sono entrato in questo mondo e il 29 sono stato battezzato. Mi hanno poi raccontato che mia mamma Emma ha lavorato fino all’ultimo momento nei campi, poi è andata a casa, mio padre ha chiamato la levatrice e io sono nato. Il giorno dopo era già in cucina che preparava il pranzo ... donne d’altri tempi, si dice! Torno indietro di un anno ... ma non un anno più o meno ... proprio un anno preciso ... mi hanno detto. Come ho già accennato io sono nato il 27 maggio 1943 alle ore 21.00. Ebbene, il 27 maggio 1942 alle ore 21.00, il mio nonno paterno moriva. Il caso? Lo testimonia ancora il bollettino parrocchiale di Frinco: “Un’altra morte che ha molto commosso fu quella di Cantino Giovanni, avvenuta il 27 maggio. Aveva 69 anni. Suo merito principale fu d’aver allevato nel timor di Dio una figliolanza numerosa e d’aver dato alla Chiesa un figlio: Don Secondo, che con tanto amore prestò assistenza al padre con gli altri famigliari. Ricevette con edificazione i Sacramenti ed ebbe solenni Funerali, ai quali presero parte molti Sacerdoti, amici di Don Secondo, e il Gruppo Uomini di Azione Cattolica di cui è presidente Cantino Giuseppe*”. Questo fatto del giorno e dell’ora mi ha inseguito tutta la vita e ogni tanto qualcuno me lo ricordava ... ma da tanto mi sono rassegnato perchè ... risposta non c’è! *Mio padre Cantino Giuseppe era stato nominato Presidente di Azione Cattolica come si può vedere sul boll. Parr. del marzo 1941: "Dopo il Gruppo Donne di A. C. si è inaugurato il 26 gennaio, in seguito ad una conferenza del Cav. Perucca, il Gruppo Uomini. Sono una trentina gli iscritti con a capo il Presidente Cantino Giuseppe di Giovanni." Ho trovato anche una vecchia foto (26 gennaio 1941) dove si vede mio padre, Cantino Giuseppe, con tutto il gruppo di Azione Cattolica, di cui si parla nel bollettino di Frinco sopra citato. Don Riccio a sinistra, mio padre in mezzo e don Pietro Cantino a destra. Nel Bollettino Parrocchiale di Frinco del Marzo 1992, ho trovato una intervista che avevo fatto a Carlo Ravizza, il quale conosceva ogni persona di questo gruppo ... così per dimostrare maggiormante quanto già detto ... ossia ... quante cose si possono scoprire dai vecchi bollettini ... qui di seguito inserisco l'intervista.
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