Per vedere il disegno (PDF) cliccare qui > Il carro a trazione animale è stato dotato di due o quattro ruote. Quello a quattro ruote, in uso dall'età del bronzo, è stato per oltre due millenni privo di apparato sterzante, un limite che ne consentiva l'impiego, praticamente, su percorsi alquanto rettilinei. In termini molto generali si può dire che il carro a due ruote è destinato alla trazione equina, più veloce, quello a quattro ruote a quella bovina, più lenta ma capace di pesi maggiori. Per la maggior parte della propria storia il carro è stato, indistintamente, mezzo stradale ed agricolo. È stato con il progredire delle comunicazioni stradali e la nascita di quelle ferroviarie, che il carro agricolo è divenuto strumento peculiare, distinguendosi tra i carri agricoli quelli emblematici di tradizioni diverse. Il carro (cher) qui rappresentato, è quello che si usava maggiormente in piemonte. Serviva per caricare il fieno, il grano ecc. Con il verricello posteriore si tendevano le corde per fissare il materiale da trasportare, per mezzo di una leva, trattenuta da una catenella. Il freno era azionato dalla manovella, anche lei posizionata nella parte posteriore, sotto al verricello. Sulla targa si scriveva il nome del proprietario del carro, la tara, la portata e il nome del paese. CARRO A 4 RUOTE TRAINATO DA 2 BUOI
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